L’altra rimonta di Marc Marquez

Lo spagnolo è stato operato con successo a Barcellona e ora l’obiettivo è il ritorno in pista nel GP di Brno, con ancora speranze iridate

Serena ZuninoSerena Zunino

21 lug 2020

Se domenica, dopo l’incidente e la prima diagnosi, Marc Marquez lo si pensava in gran parte fuori dai giochi mondiali, ora non è più così. Il portacolori del team Repsol Honda è stato operato alla clinica Dexeus di Barcellona, dal fidato dottor Xavier Mir, e non solo tutto si è svolto correttamente, ma fortunatamente è stato anche dichiarato integro il nervo radiale.

I tempi


Questa è la buona notizia che tutti aspettavamo. L’infortunio è solo osseo e benché una persona normale abbia bisogno di circa tre mesi per guarire, un pilota, e soprattutto uno come Marquez, avrà bisogno di tre o quattro settimane. E oggi mancano tre settimane esatte al GP di Brno. Detta così forse la situazione è semplificata un po’ troppo: da tenere in considerazione ci sono tante cose, tra cui l’infiammazione dell’omero e la sua funzionalità, ma con ottimismo possiamo aspettarcelo venerdì 7 agosto alla guida della sua Honda al via nelle prove libere, anche solo per una prova.

Lascerà il segno?


Ma quanto inciderà questo infortunio su Marc? Lo spagnolo non si era mai infortunato prima in MotoGP, nonostante le varie cadute, non solo provocate dalla perdita d’anteriore. Domenica ha avuto una buona dose di sfortuna e un infortunio così potrebbe lasciare un segno, anche solo a livello psicologico. Come portata dell’infortunio verrebbe quasi da paragonarlo a quello che Valentino Rossi rimediò al Mugello nel 2010, con la frattura di tibia e perone. Una bella batosta, che ha bisogno di tempo per essere digerita. Tutto sta nella reazione, fisica e mentale, dello spagnolo.

Velleità iridate


Non è detto però che ormai il titolo sia perso, anzi. Molto dipenderà da come i rivali si divideranno i punti nelle prossime gare, perché a contenderselo sono ben tre, oltre a Marquez: Fabio Quartararo, Maverick Viñales e Andrea Dovizioso. E Marquez in gara ha dimostrato che se c’è lui, non ce n’è (quasi) per nessuno. La dice lunga la rimonta fatta, dal sedicesimo al terzo posto proprio domenica, che facilmente sarebbe diventato un secondo posto se negli ultimi tre giri si fosse limitato a gestire. Lo spagnolo ha dimostrato nuovamente un ottimo feeling con la sua Honda, ha dimostrato con la sua performance di essere nettamente un passo sopra gli altri. Anche quest’anno, l’unico rivale di Marc Marquez è Marc Marquez. Infortunio permettendo.

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